La barca e' stata costruita interamente in resina Epossidica,
lavorata sotto vuoto, secondo le specifiche tecniche della
SP
TECHNOLOGIES di Southampton.
Il Progettista
FELCI Yachts
Gia' membro dell'ufficio tecnico di Tencara
(cantiere veneziano costruttore della famosa serie di barche
"Il Moro di Venezia" della Coppa America 1992) è
il personaggio emergente del mondo della progettazione della
vela agonistica italiana. Suoi i progetti degli ultimi scafi
dominatori in più classi della mitica "Centomiglia
del Garda", del primo "Mini Transat" italiano
e degli spettacolari "Ufo One Design", un monoscafo
con "terrazze" per regate in mare e al lago, attualmente
diffuso in oltre 50 esemplari.
Lo scafo
Lo scafo è in sandwich di Klegecell
(PVC espanso a cellule chiuse) da 30 mm e Kevlar unidirezionale.
La coperta
La coperta, come le paratie e le altre strutture interne sono
in sandwich di Klegecell
da 20 mm (salvo alcuni casi da 25 e 30 mm) e carbonio unidirezionale.
La chiglia
I madieri di ancoraggio della chiglia mobile sono in laminato
pieno di vetro e carbonio dello spessore di 20 mm (ed oltre
120 Kg di peso).
Sicurezza
Sul piano della sicurezza, la barca è dotata di 7 paratie
stagne ed è altresì munita, in accordo con il
nuovo regolamento di sicurezza FICO (Federation International
Courses Oceaniques), di una riserva di galleggiamento in materiale
indistruttibile di oltre 7.000 Kg. Possiede inoltre una curva
di stabilità positiva di oltre 125° ed un rapporto
area di stabilità positiva/area di stabilità
negativa superiore a 5/1. Il che sta a significare una spiccata
attitudine ad autoraddrizzarsi in caso di rovesciamento.
Specifiche di progetto
Pasquale De Gregorio e il progettista Umberto Felci, nel definire
il progetto e la costruzione della barca, hanno perseguito
un obbiettivo fondamentale: ricerca delle migliori prestazioni
possibili, nel rispetto di elevati livelli di sicurezza. La
regata "Vendée Globe" è una sorta
di "maratona degli oceani", estremamente logorante
per uomini e mezzi, che richiede di arrivare innanzitutto
indenni al traguardo e poi, preferibilmente, alla maggiore
velocità. Sotto il primo profilo, si è provveduto
a una costruzione con l'esclusivo impiego di materiali ad
alta tenacità meccanica, quali il kevlar e il carbonio
unidirezionale, la posa in opera di ben sette paratie stagne
(contro le cinque richieste dal Regolamento di regata), la
realizzazione di una struttura interna particolarmente rigida
e, infine, l'adozione di riserve di galleggiamento in materiale
indistruttibile che rendono praticamente inaffondabile la
barca.
Prestazioni
Quanto alle prestazioni, ci si è mossi nel solco di
due caratteristiche essenziali: massima leggerezza, ottenuta
grazie all'impiego del kevlar e del carbonio e ad un'accurata
scelta e messa in opera delle attrezzature, massima potenza,
che è poi una funzione espressa dal rapporto superficie
velica/peso. Pertanto, la barca di De Gregorio ha un "motore
velico" di ben 380 metri quadrati nelle andature
con venti portanti (prevalenti nella regata "Vendée
Globe") a fronte del peso della barca, in assetto di
navigazione, di soli 6.500 chili. Ciò è
stato possibile per la larghezza generosa (m 4,73) e l'adozione
di una chiglia basculante sul piano trasversale e profonda
(m 3.80). Attualmente a seguito delle modifiche intervenute
prima della Vendée Globe, la chiglia è fissa,
ma ne è previsto il ripristino in forma basculante.
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