Il progetto
Il progetto del 50 piedi realizzato per lo skipper Pasquale
De Gregorio nasce dopo aver operato un approfondito studio
parametrico del regolamento Open internazionale in relazione
a diversi tipi di carene e piani velici.
Il risultato è una barca che ha come caratteristica
fondamentale quella di essere estremamente all-round e facilmente
gestibile in navigazione.
Il progetto è incentrato verso la ricerca delle più
alte prestazioni e semplicità di utilizzo nelle andature
larghe, in particolare quelle comprese tra i 100° e i
160° di vento apparente.
La velocità
In queste situazioni la velocità è principalmente
garantita dal dislocamento estremamente contenuto, dalla superficie
velica, dalla forma della carena caratterizzata da sezioni
molto potenti. La velocità alle andature cosiddette
"di potenza" è ottenuta invece grazie a un
ulteriore incremento del momento raddrizzante dato da circa
1000 litri di zavorra liquida che contribuiscono anche
all'assetto longitudinale.
In fase di progettazione si è inoltre dovuto tener
presente delle richieste operate dal nuovo regolamento in
materia di sicurezza e in particolare rispondere ai nuovi
requisiti di stabilità imposti dalla Fico (Federazione
Internazionale Classe Open).
La chiglia
Una delle scelte praticamente "obbligate" da queste
nuove regole è l'adozione della chiglia basculante,
particolare di delicata progettazione e utilizzo che però,
oltre a facilitare l'innesco di un momento positivo a barca
rovesciata e quindi a garantire la completa autoraddrizzabilità
dell'imbarcazione, garantisce anche altissime prestazioni
alle andature portanti e possibilità di gestione più
semplificata rispetto alla sola zavorra liquida.
La timoneria
La timoneria deriva direttamente da quella messa a punto per
il prototipo Mini 650. I timoni sono infatti esterni completamente
in carbonio con fittings in acciaio speciale.
Piano velico
Il piano velico è particolarmente flessibile e legato
all'esigenza di estremizzare le velocità alle andature
larghe o a rotta imposta. È previsto l'utilizzo di
un bompresso fisso per murare alcune vele di prua e
avanzare così il centro di spinta.
L'albero
In carbonio e dotato di doppi paterazzi e di crocette quartiere
a murata, secondo lo stato dell'arte di questo tipo di imbarcazione.
La costruzione è completamente in composito. Sandwich
in Pvc e Kevlar per lo scafo e sandwich in Pvc e carbonio
per la coperta e le strutture. La configurazione delle appendici
è caratterizzata dall'adozione di una chiglia piovante
estremamente sottile realizzata in acciaio speciale e dotata
di bulbo terminale.
(Architetto Umberto Felci)
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